venerdì 13 maggio 2011

Super Clasico

Torno sul blog dopo un lungo tempo d’inattività, dovuta più che alla mia pigrizia, al fatto di dover passare Anatomia I a tutti costi. Bene, ora che tale esame è stato archiviato con successo, posso tornare ad aggiornare con entusiasmo il mio blog.
Di cosa parliamo oggi? Bè di un evento noto a molti, interessante per tanti, insignificante per la maggior parte: il Super Clasico.
Prima domanda: cos’è il Super Clasico?
Con tale denominazione vengono chiamate le partite tra Real Madrid vs Barcellona. Tra la fine di aprile e i primi di maggio abbiamo assistito a ben 4 di queste partite, disputate per 3 competizioni diverse.
Partiamo dalla prima: 16 Aprile, Estadio Santiago Bernabeu, Madrid. Real Madrid – Barcellona
1-1. Delle quattro sfide questa era certamente quella che contava meno da un punto di vista della competizione, in quanto la Liga era già ampiamente nelle mani del Barcellona e una vittoria del Real Madrid avrebbe cambiato poco. D’altro canto dal punto di vista morale poteva spostare gli equilibri da una parte o dall’altra. Dopo il 5-0 subito dal Real Madrid al Camp Nou di Barcellona questo inverno, una nuova sconfitta da parte dei Blancos poteva uccidere psicologicamente la squadra di Mourinho.
Ma veniamo alla partita. Due squadre diverse, l’una il Barcellona, espressione del calcio più puro, della semplicità unità all’efficacia; l’altra il Real Madrid, forte fisicamente e atleticamente, molto compatta e micidiale nelle transizioni. Questo è ciò che si vede in campo: i blaugrana monopolizzano il possesso di palla, i blancos si difendono in 11 e ripartono in velocità. Nel secondo tempo l’episodio chiave: Raul Albiol stende Villa in area, rigore per il Barca e espulsione del difensore del Real Madrid. Messi dal dischetto e 0-1. A questo punto una squadra sola tiene il possesso di palla e per il Real sembra in arrivo il colpo del KO. Invece la squadra di Mourinho, dando prova del carattere che distingue le squadre dello Special One, tiene botta e pareggia a pochi minuti dalla fine con un altro rigore trasformato da Cristiano Ronaldo. Pareggio giusto, Barcellona più forte, niente di strano.
20 Aprile, Mestalla di Valencia, Finale di Coppa del Re. Barcellona – Real Madrid 0-1. Questa volta i giocatori del Barcellona appaiono un po’ più stanchi ma ci vuole un ottimo Casillas per arrivare ai supplementari. E lì la forza fisica e atletica del Real ha la meglio: dopo più di 100 minuti di partita Di Maria ha ancora le forze per arrivare in fondo all’out di sinistra e far partire un cross che CR7 scaraventa di testa in porta. Sarà il gol della vittoria. Morale: il Barcellona è comunque un gradino sopra ma il Real c’è, e con Mourinho in panchina e Ronaldo in campo tutto è possibile.
27 Aprile, Estadio Santiago Bernabeu, Andata della Semifinale di Champions League.
Real Madrid – Barcellona 0-2.
Cosa dire di questa partita? Che i giocatori del Barcellona oltre a essere i più forti del mondo, sono sicuramente gli attori più bravi. 90 minuti a mettere in atto oscene simulazioni e scene di teatro che hanno portato l’arbitro ad espellere a inizio secondo tempo Pepe. Dopo due gol fantastici di Messi, Barcellona ancora una volta superiore, Real e Mourinho criticati di difensivismo però fino all’espulsione, partita sullo 0-0 e Barcellona con poco più di 1 tiro in porta. Il giorno dopo tutta la stampa a elogiare una squadra fantastica ma che non ha bisogno di ricorrere a questi mezzucci e a denigrare l’altra che da tali gesti è stata affondata. Morale parte 2: quando il Barcellona con le sue forze è in difficoltà (se così si poteva chiamare), forze estranee ma molto potenti entrano in gioco e la strada si spiana.
Il ritorno del 3 maggio in teoria è una formalità. Ma anche in pratica, anche stavolta ci pensa l’arbitro a farlo diventare tale: inizio secondo tempo, Ronaldo al limite dell’area nel servire Higuain viene spinto da dietro da Pique e nel cadere urta Mascherano che a sua volta cade. Higuain nel frattempo segna. Ora, la norma del vantaggio vorrebbe che, non fischiando il fallo a Ronaldo, l’azione venga fatta proseguire e quindi il gol convalidato. Ci sarebbe una seconda chiave di lettura (già molto discutibile): l’arbitro può annullare il gol e fischiare la punizione dal limite al Real Madrid. Inutile dire che l’abitro scegliela terza opzione: annullare il gol al Real Madrid e palla al Barcellona. Nessuno può dirlo ma forse un gol a inizio seconda tempo qualcosa poteva cambiare, quantomeno a livello psicologico. Poco dopo infatti segnerà il Barcellona; vantaggio pareggiato poi da Marcelo. Finale 1-1 e Barcellona in finale a Wembley.
Morale parte 3: va in finale la squadra più forte, quella che più ha meritato, quella che gioca il calcio più sublime, ma il Real Madrid nel gridare al “furto” ha tutte le ragioni, perché giocare contro i Blaugrana è già difficile di per sé, impossibile se anche l’arbitro è dalla loro parte.


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